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PRO LOCO GUIGLIA APS
Monteorsello


Il nome di Monte Orsello è probabilmente da collegarsi a quello di qualche notabile Orso o Orsello. L'abitato, di cui è evidente l'antica struttura difensiva raccolta attorno a un’antico castello, si trova sul cucuzzolo che domina la strada statale 623 fra Guiglia e Roccamalatina. Del castello originale purtroppo si conservano solo alcuni resti. Rimangono testimonianze in un voltone di passaggio in conci in arenaria e una torre trecentesca. Il castello passò in potere dei Bolognesi in seguito al testamento del Marchese Azzo d'Este nel 1308 ma già alla fine dello stesso secolo tornò ad assoggettarsi agli Estensi. Dopo un periodo di appartenenza ai feudi dei Contrari (XV secolo) e dei Boncompagni fece parte, fino alla fine del Settecento, del Marchesato di Vignola sotto la giurisdizione di Savignano. A valle della torre, dove si diramano le due strade che portano alla parte alta del borgo è situato l'oratorio seicentesco di San Pellegrino detto dell'Ospitalino in riferimento all'ospizio qui esistente nella seconda metà del XVI sec.
Resta intatto il fascino di antiche viuzze e dello splendido panorama sulle valli circostanti. Anticamente vi era una chiesa intitolata a S. Maria dipendente dalla Pieve di Trebbio che già versava in pessime condizioni alla fine del '700. La chiesa attuale (Chiesa parrocchiale dell'Assunta) con torre campanaria originaria del 1271, fu ricostruita tra il 1945 ed il 1947 a seguito della definitiva distruzione della precedente, dovuta ai bombardamenti dell'ultima guerra mondiale. Custodisce nell’abside una preziosa Madonna con Bambino in terracotta del 1545, opera del grande scultore modenese Antonio Begarelli, miracolosamente scampata al crollo totale dell'edificio.
All'incrocio con la strada che porta al camposanto, è possibile vedere l'antica Casa Cantelli, ove nacque Jacopo Cantelli, insigne "cosmografo ducale".

Jacopo Cantelli nacque a Monteorsello nel 1643 e compì i suoi studi nella vicina Bologna. Fu benvoluto da illustri personaggi tra cui il cardinale Boncompagni e il conte Rinaldo Marescotti. Il celebre ministro del Re di Francia, Colbert, lo avrebbe voluto alla corte di Versailles ma il Cantelli andò invece a Roma dove restò per 16 anni, raccolse allori a piene mani e studiò intensamente storia, archeologia e geografia. Francesco II duca di Modena cercò in ogni modo di averlo suo geografo e bibliotecario e ciò avvenne nel 1685. La maggior parte delle sue carte furono inserite nel Mercurio Geografico, il noto atlante pubblicato a Roma nel 1692. Morì a Modena nel 1695.


Non lontano da Montorsello si trova la Bottazza una borgata a corte ancora ben conservata su cui spicca una pregevole casa-torre del ‘500. La località prende il nome da un'ostessa che pare infilò con uno spiedo l'assassino del proprio amante. La corte chiusa, di proprietà privata, non è attualmente accessibile.
Da segnalare nelle vicinanze, presso Selva di Montorsello, il Mulino d'Andrea antico mulino che ha mantenuto intatti tutti gli elementi caratteristici.





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